23 Maggio 2016
I 5 libri da leggere per chi viene a Trieste per la prima volta
Quali sono i 5 libri fondamentali per chi vuole conoscere Trieste? Anche chi viene a Trieste per la prima volta una cosa la capisce subito: Trieste è una città letteraria. O come diceva Scipio Slataper: «Trieste, forse più di altre città, è letteratura, è la sua cultura.» Sarà il crogiuolo di popoli che qui si sono impastati nei secoli, sarà l’opulente ricchezza di una città per lungo tempo primo porto di un impero, sarà il piacere di frequentare i caffè in stile viennese fucine di creatività e pensiero. Come sempre quando si parla di Trieste le ragioni sono molte e stratificate. Sta di fatto che qui la letteratura è sempre stata di casa: Trieste ha sfornato più scrittori e opere di qualsiasi altra città italiana.
Noi dell’hotel letterario di Trieste ce ne rendiamo presto conto anche solo gettando un’occhiata alla nostra Biblioteca triestina a disposizione degli ospiti nella sala lettura dell’albergo. Le opere sono numerosissime, quasi 800 e la nostra collezione mira a raggiungere questa vetta.
Come chi è già stato da noi avrà colto, l’hotel letterario di Trieste è dedicato a James Joyce, il grandissimo scrittore irlandese autore dell’ULISSE, che trovò in Trieste una seconda patria e un nuovo inizio, oltre all’ispirazione per i suoi capolavori. I libri di Joyce e Svevo e non solo si trovano in tutte le camere dell’hotel, nella piccola selezione che gli ospiti del Victoria trovano sul comodino o sulla scrivania delle nostre stanze.
Ma i nostri ospiti spesso arrivano con i loro libri o li acquistano mentre soggiornano qui (Trieste ha anche il vanto di avere il maggior numero di librerie del nostro paese). E proprio dalla varietà di letture che ci capita di notare sui comodini delle stanze è nata l’idea di offrirvi un consiglio letterario.
Dalla nostra Biblioteca triestina abbiamo selezionato i 5 primi titoli (una selezione faticosissima, perché ben più di 5 sarebbero da consigliare, ma seguiranno altre puntate) che suggeriamo a tutti coloro che sono curiosi della nostra città, per niente facile da capire, ma interessantissima da scoprire.
Per chi si sente più portato per la saggistica, il titolo dei titoli è TRIESTE: UN’IDENTITA’ DI FRONTIERA di Angelo Ara e Claudio Magris (Einaudi). È il libro che vi permetterà di andare al di là delle apparenze, per conoscere la storia recente di una città con tre anime (slava, tedesca e italiana) e altrettante lacerazioni.
C’è poi un libro che è un memoir, una testimonianza intessuta di brillantissime riflessioni che è TRIESTE O DEL NESSUN LUOGO di Jan Morris (il Saggiatore Editore). È il nostro libro preferito, lo ammettiamo J. Quello di cui non si può fare a meno. L’autrice è inglese, ma porta con sé il punto di vista di un’altra importante componente della storia di questa città: la matrice angloamericana, che ha letteralmente guidato la città per 10 anni nel Secondo dopoguerra. L’eredità forse più importante di questo fu il Cinema: le pellicole arrivavano direttamente da Hollywood prima che ovunque nel mondo, i cinema non si contavano, e da qui poi i numerosissimi e importanti film girati qui fino a oggi.
Per chi si sente più incline al romanzo, il numero uno resta IL MIO CARSO di Scipio Slataper, dove già dalla prima pagina vi balzerà addosso la multiculturalità di Trieste, impasto di cultura slava, italiana e tedesca.
Per conoscere i triestini nel loro tratto più intimo e umano, sempre un romanzo vi rivelerà magistralmente i loro dissidi interiori mascherati da una placida esteriorità, è LA COSCIENZA DI ZENO di Italo Svevo. Un classico, lo Zeno dell’ultima sigaretta vi rivelerà il tratto più tipico della triestinità dove non a caso, in dialetto, per dire un tipo si dice “un matto”; è un romanzo eterno di quelli di cui non si può fare a meno.
Se invece preferite avere una rapida introduzione di tutto il variegato cosmo triestino, un titolo sempre valido è TRIESTE SOTTOSOPRA di Mauro Covacich (Editori Laterza). L’autore è un triestino doc, molto conosciuto per il suo magnifico romanzo sul mondo della corsa (A PERDIFIATO) – uno degli sport più amati dai triestini sempre in forma – e con questo breve libro che vi consigliamo su Trieste vi mette a conoscenza di tutto ciò che c’è da sapere sulla città del vento.
Vi è venuta più voglia di leggere o di venire a Trieste?
Se siete ancora indecisi, che siano i versi del suo più amato poeta, Umberto Saba, a ispiravi a scoprire la città dalla scontrosa grazia.
Trieste
Ho attraversato tutta la città.
Poi ho salita un’erta,
popolosa in principio, in là deserta,
chiusa da un muricciolo:
un cantuccio in cui solo
siedo; e mi pare che dove esso termina
termini la città.
Trieste ha una scontrosa
grazia. Se piace,
è come un ragazzaccio aspro e vorace,
con gli occhi azzurri e mani troppo grandi
per regalare un fiore;
come un amore
con gelosia.
Da quest’erta ogni chiesa, ogni sua via
scopro, se mena all’ingombrata spiaggia,
o alla collina cui, sulla sassosa
cima, una casa, l’ultima, s’aggrappa.
Intorno
circola ad ogni cosa
un’aria strana, un’aria tormentosa,
l’aria natia.
La mia città che in ogni parte è viva,
ha il cantuccio a me fatto, alla mia vita
pensosa e schiva.
Dalla raccolta TRIESTE E UNA DONNA (1910-12)
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