I consigli del Victoria: Dove andare al mare a Trieste?

Dove andare al mare a Trieste e vicino a Trieste?  Ecco una guida su come vivere al meglio questo nostro mare.

Una delle domande che ci sentiamo più spesso rivolgere in estate è: come e dove approfittare del mare di Trieste.

Come per ogni cosa, Trieste svela il suo fascino nel non avere mai una risposta unica. Qui ci sono tante chiese, tante comunità, tante lingue e altrettanti modi di vivere il mare.

In genere, la prima cosa che vi rispondiamo è: quanto tempo avete? Ciò parte da una considerazione molto triestina di vivere il mare: qui il mare fa talmente parte della quotidianità delle persone, che basta avere anche solo un’ora libera per regalarsi un tuffo rigenerante e un po’ di sole. Non a caso da queste parti si parla di “andare al bagno” invece di andare al mare, tanto assidua è la sua frequentazione.

Scogli dove andar al mare a Trieste di Antonio Marano Nino

In città

Una meta classica per andare al mare a Trieste è l’Ausonia, lo stabilimento che si trova in fondo alle Rive dopo il porticciolo della “Sacchetta”. Dal Victoria, lo si può comodamente raggiungere scendendo al capolinea dell’autobus n. 9. Lo stabilimento è dotato di ristorante interno con una delle più belle viste aperte sul golfo.

ristorante terrazza ausonia

Proprio accanto allo Stabilimento dell’Ausonia, o dalle sue stesse terrazze, potrete notare il celebre stabilimento de La Lanterna, anche detto Pedocin, un unicum in Europa ormai, che vale una visita solo per ammirare la ferrea separazione di uomini e donne attraverso un muro, come anticamente si usava.

Lo scorso anno, il film L’ultima spiaggia che ne racconta la storia si è aggiudicato la partecipazione al Festival del cinema di Cannes.

Barcola e Miramare

Se invece vi trovate dalle parti del Castello di Miramare – un must see per chi visita Trieste – potrete godere delle magnifiche acque antistanti la Riserva Marina del WWF se sceglierete lo Stabilimento Sticco, proprio sulla strada che porta al Castello. Oppure, oltre il Castello, lo stabilimento Grignano 1 – Sirena, raggiungibile anche a piedi scendendo il sentiero che conduce al porticciolo di Grignano. Quest’ultimo stabilimento è consigliato soprattutto per le famiglie, essendo dotato di due piscine e anche un accesso facilitato al mare per i portatori di handicap.

Mentre passate in macchina o in pullmann diretti a Miramare, non perdetevi lo spettacolo del lungomare di Barcola tappezzato di triestini che prendono il sole appena sopra gli scogli: dalla pineta, lungo tutte le terrazze note come “Topolini” fino agli stabilimenti a ridosso dell’entrata del Castello.

Lungomare Barcola "I Topolini"

Stabilimenti sulla strada Costiera

Ancora oltre il Castello, ci sono altri due stabilimenti che amiamo molto consigliare perché ideali per una mezza giornata di relax e comfort: Grignano 2 – Riviera e Le Ginestre.

Lettini, pulizia e tranquillità non mancano mai in questi posti. Il Riviera, a metà della strada Costiera, si affaccia su acque piuttosto sabbiose; diversamente le Ginestre, sempre sulla strada Costiera, ma a 25 minuti dal centro città, sono un paradiso fra il verde dei pini marittimi e la profondità delle acque della costa.

Ginestre: dove andare al mar a Trieste di laura lazzari

 

Spiagge naturali (non facilissime da raggiungere) ma nei pressi di ottimi ristoranti

Infine, ma non da meno, ci sono le soluzioni che abbinano spiagge naturali vicine a ristoranti di pesce. Sulla strada Costiera, la prima di queste possibilità è data dal Ristorante Tenda Rossa (ben visibile dalla strada): il sentiero che parte da lì vi condurrà fino al selvaggio Porticciolo di Santa Croce.

Più avanti, ma sempre sulla strada Costiera, dal Ristorante Bellariva si può accedere alla spiaggia libera dei Filtri. Tuttavia il ristorante non si vede dalla strada, ma si raggiunge scendendo la via a fondo cieco Auguste Piccard.

Proseguendo, e appena superata la Galleria Naturale, c’è la spiaggia di ciottoli di Canovella de Zoppoli, con il suo porticciolo microscopico e una trattoria che serve pesce fresco direttamente sul mare.

  

Portopiccolo e la Baia di Sistiana

Portopiccolo rappresenta una novità molto inn: un modo di vivere il mare all’insegna del lusso. Ricavato da una ex cava romana, il luogo ricorda una piccola Portocervo, con barche e terrazze da cui godere il mare in modo esclusivo e circondati da ogni comfort.

A fare da cornice una delle più belle insenature della costiera, fra le rocce scoscese della Costa dei Barbari da un lato le falesie che circondano il Castello di Duino dall’altro.

Portopiccolo si raggiunge superando appena la località di Sistiana, e scendendo fino alla Baia. Una volta lì potrete optare per le spiagge di Portopiccolo proseguendo sulla sinistra oppure per la Baia stessa, sulla destra, una delle destinazioni preferite dai triestini, e gettonatissima la sera per il locale notturno Cantera.

 

Per una descrizione particolareggiata di ogni struttura balneare e un excursus sulle tradizioni triestine legate al mare, vi consigliamo la lettura de La guida alle migliori spiagge della città.

Come hotel Letterario, invece, vi consigliamo il libro I MARI DI TRIESTE  edito da Bompiani a cura di Federica Manzon e con le foto di Diego Artioli (pagg. 124, euro 17,00) in cui i grandi scrittori legati a Trieste raccontano del loro personale modo di vivere il mare nella loro città. Per citarne alcuni: Mauro Covacich, Gillo Dorfles, Veit Heinichen, Claudio Magris, Boris Pahor, Pino Roveredo.

Insomma avete l’imbarazzo della scelta, nessuna di queste possibilità vi lascerà delusi, e avrete la certezza di aver vissuto il mare proprio come lo fanno abitualmente i triestini.

Bloomsday 2018: Una festa per Joyce

Dal 14 al 17 giugno 2018 a Trieste si celebra il Bloomsday. Ecco cosa l’hotel letterario di Trieste vi suggerisce di non perdervi della tre giorni joyciana!

Dal 14 al 17 giugno Trieste si unisce ai festeggiamenti mondiali in onore del grande scrittore irlandese James Joyce. Una tre giorni di spettacoli, visite speciali mostre e conferenze tutte in tema joyciano. Non a caso, Trieste è la città che Joyce definì come “la mia seconda patria” e che lo ospitò dal 1904 al 1920. E non a caso il Victoria, l’hotel letterario di Trieste, fu una delle tante dimore triestine del geniale autore dell’ULISSE.

Il Blooomsday celebra la fatidica giornata di Leopold Bloom raccontata da Joyce nel suo titanico capolavoro ULISSE. Ogni anno, il 16 giugno si celebra quel lunghissimo 16 giugno del 1904. E a Trieste i festeggiamenti dureranno addirittura tutto il weekend.

A fare da filo rosso delle celebrazioni di quest’anno, il settimo capitolo dell’ULISSE, intitolato Eolo, dedicato al vento effimero della fama e ambientato nella sede del Freeman’s Journal a Dublino, alle 12.15 del 16 giugno 1904.

Anche l’hotel letterario ha voluto quest’anno celebrare il grande Joyce – che qui ha una suite a lui dedicata – con una installazione proprio nella hall dell’hotel. Tutti possono ammirarla entrando in hotel.

hotel per dormire durante il Bloomsday

Il programma dei festeggiamenti per il Bloomsday triestino è davvero ampio, per questo l’hotel letterario ha selezionato per voi alcuni imperdibili appuntamenti a cui non mancare!

  Programma Bloomsday

 

Giovedì 14 giugno

Le celebrazioni si aprono già il giovedì alle 19 presso lo Stadio “Grezar” (ingresso di via Flavia) con l’inaugurazione del nuovo “murale” dedicato a James Joyce. Un grande ritratto di James Joyce che reinterpreta tre momenti dell’ULISSE con una varietà di stili che rispecchia le differenti tecniche di scrittura utilizzate da Joyce nel romanzo.

 

Venerdì 15 giugno

  • JJ Walking Tour. Itinerario a piedi attraverso la città di Joyce alle ore 17 con partenza dal Joyce BUSeum in Piazza Ponterosso. Per un’ora e mezza, uno dei massimi conoscitori di Joyce, il prof. Renzo S. Crivelli vi condurrà attraverso la “bella Trieste” di Joyce, la città delle sue lezioni di inglese delle amate chiese e delle non meno amate osterie, la Trieste dei bordelli e dei teatri e della Berlitz School.
  • Alle 18.30 uno spettacolo teatrale di Giuliano Zannier, Eolo. Il giornale, racconterà il 7° capitolo dell’ULISSE nella cornice singolarissima dei portici della Loggia comunale in Piazza Unità d’Italia.
  • Chi predilige le mostre, potrà scegliere invece Unfolding Ulysses – #7 Aeolus di Annalisa Metus, che inaugura a partire dalle 19, in sala Sala Veruda, Piazza Piccola 2, dietro Piazza Unità. Tutta retorica. Vesciche piene d’aria. Chilometri di carta srotolata. Un elogio della sovrabbondanza e dell’inconcludenza. In ogni caso la mostra rimarrà aperta ogni giorno dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20 fino al 15 luglio. Visite guidate dall’artista venerdì 22 giugno e venerdì 6 luglio alle ore 18.00; martedì 26 giugno e martedì 10 luglio alle ore 11.00.
  • In serata invece, ritorna il teatro con Love is Unhappy When Love is Away di Diana Höbel ispirato alla raccolta Chamber Music di James Joyce. La location d’eccezione è il Bastione Rotondo del Castello di San Giusto (in caso di maltempo Auditorium del Museo Revoltella, via Diaz 27).

Sabato 16 giugno

  • In un altro preziosissimo luogo che merita una visita, ovvero al Museo Sartorio in Largo Papa Giovanni XXIII, alle 11 verranno presentati i biscotti letterari di Maurizio Stagni che avrete avuto modo di assaggiare a colazione all’hotel letterario. Con un’aggiunta, non solo Joyce, ma anche Svevo e Saba saranno protagonisti di questa degustazione con caffè.
  • Seguirà, sempre in questa poetica cornice, Three for Trio, un concerto per clarinetto, violino e pianoforte. Musiche di Marco Battigelli, Davide Coppola e Giorgio Coslovich, con il Trio Joyce e brani ispirati all’opera di Joyce.
  • E dopo essere stati allietati dalla musica, potrete assistere alla proiezione del documentario Anjelica Huston on James Joyce: A Shout in the Street di David Blake Knox e Kieron J. Walsh (GB, 2018, 52 min., Versione inglese).
    Il film, prodotto per la BBC, racconta la storia della turbolenta e sorprendente carriera letteraria di James Joyce, dalla sua povera infanzia a Dublino, attraverso le sue prime battaglie, fino al raggiungimento di una fama internazionale.
  • Alle 16, invece è tempo di teatro presso il Museo Revoltella in via Diaz 27 con la pièce Il maestro e Cicogno di Renzo S. Crivelli con Enza De Rose, Francesco Godina e Maurizio Zacchigna; regia di Maurizio Zacchigna. In collaborazione con Teatro Stabile “La Contrada”(replica alle 21.30).
  • Sarà di nuovo tempo di passeggiare sulle orme di Joyce alle 17 con il JJ Walking Tour. Itinerario a piedi attraverso la città di Joyce, ma questa volta in lingua inglese con partenza da Passaggio Joyce ovvero dal Ponte Curto, sul lato di via Rossini.
  • Un’occasione per scoprire il Museo Joyce in Città Vecchia sarà invece l’inaugurazione della mostra di Greig Stevens: Odyssey. In the Footsteps of Joyce, alle 18 in via Madonna del Mare, 13.

date orari Bloomsday

Domenica 17 giugno

  • Non poteva mancare la presentazione del libro di recente pubblicazione Un amore di Giacomo. Poemetto in prosa di James Joyce nella Trieste di primo Novecento, del prof. Renzo S. Crivelli. Alle 11 presso il Museo Sartorio di Largo Papa Giovanni con il giornalista Pietro Spirito.
  • Verso sera, alle 18.30 un appuntamento d’eccezione sarà Il cammino di San Giacomo guidati da Luigi Nacci, poeta, scrittore e viandante. Un itinerario a piedi sulle orme di Joyce prenderà vita dal Joyce BUSeum di piazza Ponterosso e si snoderà attraverso i vicoli e le calli della città vecchia per arrivare, appunto, al rione di San Giacomo, ovvero un cammino che dalla Trieste dei commerci e dei caffè del centro, ci porterà all’altra Trieste, quella popolare, governata da Bacco e da Eolo, delle osterie amate da Joyce e da diversi poeti.
  • E da qui, in Campo San Giacomo, il gran finale con concerto dei Wooden Legs alle 20.30, e a seguire, proiezione del film The Dead – Gente di Dublino di John Houston (USA,1987, 83 min, versione inglese con sottotitoli in italiano).

Buon Bloomsday 2018 a tutti!

Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito.

#vienicomesei 

 

8 idee per una vacanza attiva a Trieste

Trieste è fatta di mare, città e Carso. Abbiamo scoperto che ciascuna di queste dimensioni può essere goduta attraverso esperienze singolarissime da vivere sul campo. Abbiamo cercato di fare una selezione di percorsi e itinerari da visitare per voi. Quale attira di più i vostri gusti?

APERITIVO IN UNA GROTTA DEL CARSO: LE TORRI DI SLIVIA

Profonda oltre 100 metri, la grotta delle Torri di Slivia è una delle cavità più spettacolari del Carso triestino. Verrete accompagnati in un cammino attraverso le sue profondità, approdando in un’altra dimensione, dove le distanze perdono la loro percezione reale.

Più piccola della Grotta Gigante, permette per questo di ammirare da vicino concrezioni calcaree millenarie che sono vere e proprie statue viventi e in continua formazione.

Visitabile sabato domenica e festivi, dal 15 giugno sarà aperta ogni giorno. Ci si arriva in macchina oppure con l’autobus 44 con fermata all’incrocio per Slivia. Corrado (338 3515876)e la sua famiglia vi guideranno nella visita e vi accoglieranno per un ristoro tipico nel loro agriturismo.

 

 

IN BARCA COI PESCATORI DELLA COSTIERA (GRIGNANO)

In barca al largo del Castello di Miramare con i pescatori locali per vivere la pesca come da sempre si fa a Trieste, e in particolare nell’allevamento di cozze che esiste ormai da 40 anni.

Gran finale con pranzo sul mare con le ricette di pesce triestine e i trucchi per cucinare un’ottima impepata di cozze e gustare “bigoli alle cozze” e i mitici “sardoni impanati” assieme a un buon bicchiere di vino locale.

Davide (348 5225281) vi accoglierà nel suo peschereccio Laudamar e vi svelerà tutto ciò che c’è da sapere sulla mitilicoltura.

 

 

KARSOLICIOUS: PIC NIC COI CAVALLI LIPIZZANI (LIPICA)

Gli stalloni lipizzani erano i cavalli preferiti dell’impero austoungarico, di cui Trieste fece lungamente parte. Lipica si trova a 15 km dal Victoria, ma è già Slovenia. È l’allevamento di cavalli più antico d’Europa e il fascino di questi luoghi da leggenda vi rimarrà dentro per sempre. Visitare le scuderie e l’allevamento o assistere agli spettacoli della scuola di equitazione classica è come immergersi in un altro tempo.

In particolare vi suggeriamo di passeggiare nell’immenso parco di querce dopo aver acquistato sul posto un cestino da pic nic con i prodotti locali oppure visitare l’allevamento in carrozza.

 

 

UN POMERIGGIO CON LE PECORE (FATTORIA ANTONIČ)

Vi piacerebbe provare a portare un gregge al pascolo nella landa carsica? Il pastore della Fattoria Antonič di Ceroglie lo farà con voi e dopo il pascolo vi insegnerà i segreti della mungitura delle pecore, con un gran finale di degustazione degli ottimi pecorini ottenuti con quel latte.

Questo il numero della famiglia Antonič per prenotare la vostra giornata da pastori del Carso: 340 5847185.

 

 

COFFEE TOUR TRIESTE (TRIESTE COFFEE FESTIVAL)

La storia di Trieste è intimamente legata al caffè, che da 300 anni viene lavorato qui e spedito in tutto il mondo. Non a caso Illy, il pregiatissimo marchio, è nato e risiede proprio a Trieste.

Allora perché non fare un tour urbano all’insegna della storia del caffè e dei suoi luoghi, visitare i caffè storici, il museo, conoscere le diverse miscele, la tostatura e i tantissimi modi di gustarlo a Trieste, per capire qualcosa in più sull’economia, la cultura e la tradizione della città del caffè.

La giornalista Cristina Favento (348 8708060) vi saprà guidare alla scoperta di questo elemento fondamentale della cultura e dell’economia triestina.

 

DEGUSTAZIONI E FORMAZIONE IN TORREFAZIONE (ASSOCIAZIONE CAFFE’ TRIESTE)

Se preferite invece vedere direttamente il porto dove risiedono i magazzini del caffè e le torrefazioni con tutto il ciclo di lavorazione, il tour con Fabrizio è quello che fa per voi (fpolojaz@primoaroma.it).

 

IN CANTINA COME DA TRADIZIONE: VINI AUTOCTONI E SALUMI ARTIGIANALI

Se invece siete patiti di enogastronomia e cantine, allora questo è il tour che fa per voi. L’allevamento e la lavorazione delle carni di maiale da cui proviene il famoso prosciutto carsolino, nonché la produzione di vini da uve autoctone come la Vitovska, la Malvasie e il Terrano con le loro secolari cantine, vi verranno raccontate e potrete degustarle in compagnia di Matej, della Fattoria carsica Bajta, (338 672 3705).

 

LA BIBLIOTECA BEETHOVENIANA DI MUGGIA, LA Più GRANDE COLLEZIONE PRIVATA EUROPEA SU BEETHOVEN

Dulcis in fundo, c’è un museo della musica che è una chicca per gli amanti della musica classica nella “veneziana” Muggia, a pochi chilometri da Trieste e raggiungibile con il traghetto. Si tratta della più grande collezione privata europea su Beethoven e troverete la famiglia Carrino (348 580 7227) ad accogliervi in un delizioso tour fuori dal tempo.

 

 

Avete bisogno di maggiori informazioni o volete programmare una di queste esperienze? Vi basterà chiamare o scrivere all’hotel che vi aiuterà a organizzare al meglio la vostra avventura in coincidenza con il vostro soggiorno a Trieste.

info@hotelvictoriatrieste.com – 040 362415

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Pasqua a Trieste: cose da vedere fare e gustare in città e sul Carso

Avete già pensato a dove passere la Pasqua? Naturalmente, la prima preoccupazione è che tempo farà. Trieste potrebbe essere una città da visitare a Pasqua.

Per fortuna l’Unione Meteorologica del Friuli Venezia Giulia nella sua pagina Facebook ci informa che il Burian II, atteso dal 20 marzo con una nuova ondata di gelo, non è altro che una fake news, ovvero l’ennesima bufala. Sulla loro pagina fanno sapere: “Leggiamo e ascoltiamo notizie sui media e sul web di un’altra ondata di gelo che dovrebbe interessare l’Italia nell’ultima decade del mese, e addirittura di una prossima estate fresca e piovosa sempre avente come causa scatenante lo stratwarming atmosferico di alcune settimane fa.

Ecco… NON VI È ALCUNA EVIDENZA DI UN SIMILE ACCADIMENTO E NESSUN MODELLO MATEMATICO HA UNA PREDICIBILITA’ TALE DA POTER PREVEDERE UNA SITUAZIONE METEOROLOGICA IN MANIERA SUFFICIENTEMENTE CORRETTA E CON COSì LARGO ANTICIPO

Ci troviamo a denunciare quindi l’ennesima sciocchezza che ha come unico obiettivo il DISCREDITO GRATUITO dei professionisti della meteorologia.”

Parola di metereologi.

Tanto noi abbiamo il mare! vi risponderebbero i triestini.

È vero, la vicinanza del mare ha un effetto addolcente sul clima, infatti grazie alle correnti provenienti dal mare il tempo qui non resta lo stesso a lungo e cambia rapidamente.

Per fortuna perché Trieste è il posto perfetto per una piccola vacanza di qualche giorno.

Trieste permette di avere tre in uno: il mare, la città e il Carso.

 

IL MARE

Se amate il mare, non potete perdervi l’immancabile passeggiata lungomare di Barcola che vi avevamo raccontato QUI.

Ma il mare in città c’è anche sulle Rive, con il glorioso Molo Audace accanto alla piazza più grande d’Europa sul mare, Piazza Unità d’Italia.

Sulle Rive, presso il Salone degli Incanti – Ex Pescheria trovate anche una mostra dedicata all’archeologia subacquea (aperta dalle 10 alle 19). Di fronte, nell’imponente ex Magazzino Vini, trovate la sede triestina di Eataly dove un aperitivo di fronte all’enorme vetrata sul mare è una tappa imperdibile.

 

LA CITTA’

Cosa vedere e fare in città?

  • L’hotel letterario ha la fortuna di trovarsi alle spalle del colle dove si erge il Castello e la Cattedrale di San Giusto. Dalle 10 alle 19 il Castello è visitabile nei giorni di Pasqua, con la bella notizia per cui domenica 1° aprile, come ogni prima domenica del mese, è visitabile gratuitamente. Al Bastione Fiorito del Castello ha inoltre sede l’Alinari Image Museum – un museo innovativo e altamente tecnologico – dove fino al 1° aprile si può visitare con soli 3 euro in più la mostra sui fotografi triestini e sloveni contemporanei.
  • Anche l’imperdibile Castello di Miramare e il suo parco sono visitabili gratuitamente il giorno di Pasqua, e comunque sono aperti sempre dalle 9 alle 18:30.
  • Al Museo Revoltella, la galleria d’arte moderna di Trieste, c’è una mostra sul Primo Novecento a Monaco, Vienna, Trieste, e Roma. La galleria è aperta ogni giorno dalle 10 alle 19, e l’ingresso è gratuito anche in questo caso il 1° aprile.
  • Una tappa obbligatoria a Trieste è anche una visita alla Risiera di San Sabba, unico campo di concentramento italiano e monumento nazionale. Tutti i giorni è aperta dalle 9 alle 19.
  • Non perdetevi la visita al Castello di Duino, dall’alto delle falesie a picco sul mare.

 

 

IL CARSO

Trieste significa anche la cintura montagnosa del Carso, con le sue spettacolari passeggiate. In appena 10 minuti dalla città sarete sull’altipiano, dove vi consigliamo di fare l’esperienza delle tipiche Osmize, di cui vi abbiamo raccontato già QUI. Sicuramente troverete aperte quella di San Pelagio per mangiare fra gli ulivi e quella di Samatorza.

Non perdetevi poi una visita alla Grotta Gigante, la più grande visitabile al mondo, che a Pasqua e Pasquetta trovate aperta dalle 9-17.

Oppure una bella passeggiata sulla Napoleonica partendo da Opicina e arrivando fino al santuario di Monte Grisa.

Per ogni indicazione fate sempre comunque riferimento alla Reception dell’hotel letterario, che saprà fornirvi i migliori consigli su come arrivare.

 

I DOLCI PASQUALI

Pasqua significa anche dolcezza, e anche da questo punto di vista Trieste ha le sue tradizioni.

A Pasqua infatti si mangia la Pinza, soffice e lievitata, ma non eccessivamente dolce, si accompagna bene sia a salumi e formaggi che a marmellate fatte in casa. Secondo la tradizione, il caratteristico taglio a croce, funzionale alla lievitatura ottimale, starebbe a simboleggiare il martirio di Cristo. Con la sua forma, la pinza inoltre ricorda la spugna imbevuta di aceto che i soldati romani avevano appoggiato sulle labbra di Gesù.

La Titola invece ha forma di treccia, e richiama i chiodi usati per la crocifissione, con un uovo sodo colorato di rosso inserito nell’impasto per ricordare i sassi del Calvario macchiati dal sangue colato dalla croce.

La Putizza viene dalla tradizione slovena e quindi più legata alla zona del Carso, ma non certo meno deliziosa, anzi.

Vi è venuta voglia di scoprire Trieste? Guardate allora le nostre offerte!


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Barcolana: il Festival del mare di Trieste che tutti aspettiamo!

Storia della Barcolana a Trieste

A Trieste la Barcolana fondata nel 1969 è l’evento dell’anno che tutti aspettano: la città si riempie e si tira a lucido per questa ricorrenza, un’inspiegabile energia contagia chiunque per celebrare la grande festa del mare.

La Barcolana a Trieste in quali date si tiene e in quali orari?
L’evento velistico che richiama nel Golfo migliaia di barche da tutto il mondo, si tiene sempre la seconda domenica di ottobre da ormai 49 anni.
Tuttavia tra mostre, esposizioni, eventi e concerti la festa della Barcolana di Trieste propone un calendario di appuntamenti che durano circa una settimana e sono aperti al pubblico dalle 9:00 del mattino fino a tarda serata.

barcolana vista dal faro della vittoria

Chi ama la Vela, almeno una volta nella vita ha fatto tappa a Trieste per la Regata Barcolana e chi non l’ha ancora fatto aspetta di poterlo fare prima o poi. Da qualche anno la Barcolana non è più solo la regata più partecipata del Mediterraneo, dove tutti ma proprio tutti possono gareggiare, ma è preceduta da una settimana ricca di eventi sia in mare che a terra. Per questo gli hotel sono presi d’assalto e spesso non riusciamo ad accontentare tutti.

barcolana vista dal molo audace di fronte a piazza unità d'italia

Si spazia dalle competizioni di Kite surf, alla Barcolana Young (la regata dei piccoli), alla Regata Classic per le barche di legno, alle manifestazioni sparse per tutta la città. Ai concerti con cantanti d’eccezione che precedono la regata finale, agli stand di cibo e bevande che popolano le Rive, parte antistante Piazza Unità d’Italia e frontemare, dove si possono ammirare una dopo l’altra in fila le barche a vela partecipanti (e sono sempre più di 2000).

Barcolana è soprattutto divertimento

La regata, pur essendo competitiva, attrae anche velisti non interessati a vincerla e questo si evince nei giorni precedenti, quando certi equipaggi, ormeggiati con le loro imbarcazioni, iniziano a festeggiare bevendo vino e mangiando salumi direttamente a bordo.

barcolana le Rive dove ormeggiano tutte le imbarcazioni

Il calendario degli eventi è veramente molto fitto e ce n’é per tutti i gusti. Da due anni a questa parte inoltre vi è la possibilità di partecipare alla Regata finale anche in mare come spettatori, anche un non esperto di vela può far parte di un equipaggio con uno skipper professionista. Oppure seguire la regata da un gommone, da una motonave o addirittura da un elicottero.

Particolarmente d’impatto è la partenza della Barcolana di Trieste.

Lo spettacolo della Domenica mattina è unico e riempie gli occhi, circa duemila barche distendono le loro vele ricoprendo il Golfo e poco importa chi vince, l’importante è partecipare.

barcolana vista dal Castello di Miramare

Inoltre, per chi vuole approfittare di questo particolare momento per conoscere la città e scoprire punti di vista migliori da cui godere lo spettacolo della domenica o partecipare ai tour a piedi della Trieste nascosta, può già prenotare le esperienze che desidera fare in questa sezione.

Se non sei mai venuto a Trieste, questo è il momento migliore dell’anno per godersi la città sotto numerosissimi punti di vista.
E se cerchi un Hotel per la Barcolana di Trieste, il Victoria ti offre la posizione ideale per goderti l’evento.

Perché se non sei mai venuto a Trieste, questo è il momento migliore dell’anno per farlo!

Lorenzo Vidoni – General Manager

Si ringrazia il sito ufficiale della Barcolana per le splendide foto.

Cosa fare a Trieste quando piove

A Trieste, quando piove bisogna sempre tenere a mente una cosa: non può durare a lungo. Una delle benedizioni di queste terre, il vento, fa sì che il cielo si rischiari abbastanza velocemente. Con lo zampino della Bora gli acquazzoni arrivano e se ne vanno senza rovinare troppo le giornate a chi vive da queste parti.

È una delle fortune di Trieste. Invece una delle fortune di chi decide di soggiornare presso di noi è che da un lato vi forniamo un ombrello affinché non restiate mai sguarniti. Dall’altro, abbiamo pensato per voi 8 utili spunti su cosa fare quando a Trieste piove.

Quando piove non si ha voglia di fare grandi distanze a piedi, giusto?
E allora cosa fare di bello a Trieste con la pioggia?

Dunque, usciti dall’Hotel Letterario, le prime due gradevoli opzioni che avete sono: fare i 750 metri che ci separano dal Castello di San Giusto oppure gli 850 metri fino al Caffè San Marco.

Il Castello con il suo Museo – assieme alla Cattedrale con il suo splendido rosone, all’adiacente Museo dell’Orto Lapidario con la collezione egizia e il Cenotafio di Winckelmann, e l’Alinari Museum al Bastione Fiorito – sono un complesso di almeno quattro strutture coperte dove passare piacevolmente un’intera mattinata.

Arrivarci non è difficile: seguite la strada (Via Madonnina) di fronte all’hotel fino al semaforo, sulla destra vedrete una galleria: prendete le scale a lato della stessa galleria e vi troverete sul colle di San Giusto. Quando di fronte a voi vedrete le mura del Castello, girate intorno alle mura tenendo la sinistra fino al ponte levatoio.

La Cattedrale è di fronte al Castello, e il Museo Lapidario sulla strada che scende di fronte alla cattedrale.

Non lontano dal Castello, scendendo per il dedalo di viuzze che conduce fino all’Arco di Riccardo e Piazza Barbacan, potrete trovare in Via Madonna del Mare il mitico Museo Svevo e Joyce dedicato a queste due colonne della letteratura nazionale e mondiale. La più appassionante delle chiacchierate sarà quella con il prof. Cepach che dirige il museo e vi potrà rivelare mille aneddoti e curiosità triestine sui due compagni di penna e di bevute.

Oppure siete più inclini a lasciar passare il maltempo davanti a una bella tazza di thé caldo e una fetta di torta Sacher, circondati da giornali e libri, e soprattutto dai meravigliosi arredi del Caffè San Marco, unico nel suo genere e degno di per sé di una visita.

Il Caffè San Marco può essere raggiunto attraverso l’area pedonale del Viale XX Settembre, prendendo poi a sinistra via Polonio che incrocia il Viale, ritrovandovelo praticamente davanti.

Il Caffè si trova inoltre su un lato dello stesso isolato in cui si trova la più grande sinagoga d’Europa. Se volete visitarla, chiedete al Front Desk di organizzarvi una visita.

Alternativamente, raggiungendo a piedi la vicinissima Piazza Goldoni, potete prendere da lì l’autobus n. 9 che vi condurrà sulle Rive fronte mare e scendere alla fermata di Piazza Venezia. Da lì due intriganti opzioni si prospettano: attraversare Piazza Venezia e imboccare via Torino per arrivare alla galleria di arte moderna del Museo Revoltella oppure, sulla vostra destra, godervi un bel caffè triestino guardando il mare dalla mega vetrata panoramica che completa il bar del multipiano di Eataly. Si dice che la cantina ospitata nei sotterranei sia la più grande del Friuli Venezia Giulia per varietà di bottiglie.

Se tutte le precedenti tappe le avete già fatte, ci sono ancora due possibilità da sfruttare: prendere la macchina e immergersi negli abissi della Grotta Gigante, oppure raggiungere il vicino Castello di Miramare (a 15 minuti dal centro) e visitare, oltre al palazzo, la mostra temporanea che solitamente viene ospitata alle Scuderie. C’è da dire che il Castello andrebbe sempre visitato quando il cielo è grigio. In questo modo ci si riesce di più a immedesimare nella vicenda del tragico amore di Massimiliano e Carlotta. La magia del luogo viene tutta restituita dai colori del cielo e del mare che si fondono.

Esiste anche un’altra opzione, sfortunatamente ad oggi fuori uso, ma che in autunno dovrebbe tornare attiva: un giro sull’amatissimo Tram di Opicina. La vista sul Golfo che si gode salendo verso il Carso con il tram è impagabile.

Per ovviare a questo, potete pensare di girare la città saltando da un autobus all’altro, grazie alla card che vi mettiamo a disposizione al front desk, con la quale avrete a disposizione 10 corse, accesso al wi-fi di tutti gli autobus e la riduzione del biglietto in tutti musei civici.

Infine riguardo a cosa fare a Trieste se piove, un’idea sempre valida e di sicuro godimento è prenotare la nostra spa all’ultimo piano per una rigenerante sauna in tutta intimità. Il nostro wellness infatti è solo a uso privato, per questo è richiesta la prenotazione.

Le opzioni sono diverse e Trieste non vi deluderà anche con il brutto tempo, soprattutto perché la pioggia, qui nella città del vento, non dura mai a lungo!

foto di Marino Sterle

Viaggi in coppia e cerchi uno spunto per una passeggiata romantica a Trieste?
Leggi questo articolo. Oppure clicca qui per scoprire cosa fare a Trieste durante le sere d’estate.

Il Faro della Vittoria e il Victoria di Trieste

Come visitare il faro della Vittoria e godersi Trieste da un’altra angolatura.

Se vi piace guardare la città dall’alto, ci sono tre modi per farlo con crescente altitudine: dal vicinissimo Castello di San Giusto; dal Carso (noi vi consigliamo di godervi lo spettacolo dal cortile dell’Osmica Verginella); o dal mitico Faro della Vittoria di Trieste. Solo da qui però è possibile padroneggiare a 360 gradi l’intero Golfo e il Carso, aggiungendo una prospettiva unica sull’immenso Porto Vecchio.

 

Osmica Verginella

 

Tanta maestosità si deve al fatto che il faro è alto quasi 68 m e fu eretto sul Poggio di Gretta a 60 m sul mare, sul sito del Forte Kressich, una potente fortezza militare ottocentesca. Il faro fu ultimato nel 1927 su progetto dall’architetto Arduino Berlam. Non voleva essere “solo” un faro per la navigazione (con una portata luminosa di 50 chilometri a 115 m sul livello del mare) ma anche un monumento commemorativo in onore dei caduti sul mare della Prima Guerra mondiale. Non a caso alle sue pendici si può osservare un’enorme àncora, che la tradizione cittadina attribuisce alla prima nave della Marina italiana ad essere entrata nel Golfo di Trieste quando questa è passata all’Italia nel 1918. Ma in realtà si tratta solo di una leggenda popolare.

 

Regata Velica Barcolana

 

La Vittoria alata batte le ali a ogni refolo di Bora

Il faro della Vittoria aperto durante il sabato e la domenica mattina e pomeriggio, è un’icona cittadina molto amata. Si distingue per la presenza della statua della Vittoria alata che orna la parte terminale, ovvero l’apice della cupola, per un’altezza di oltre 7 metri. La stessa Vittoria alata che fa da icona all’hotel letterario. Non tutti sanno che la statua nasconde una storia tutta triestina. Pur trattandosi di una statua metallica in rame, questa è in grado di battere le ali. Infatti il suo geniale ideatore, nel realizzarla, la dotò di uno straordinario marchingegno che consente alla figura di muoversi “liberamente” e assecondare le raffiche della Bora, questione di non poco conto, considerando che le raffiche possono arrivare a 180 km/h.

Alla fine dell’800 in via del Solitario (ora via Foschiatti) operava una notissima officina dove Giacomo Sreboth portò a compimento la statua della Vittoria alata ideata dallo scultore Giovanni Mayer. Per resistere alla violenza del forte vento di Bora che proviene da nord-est, Sreboth fece inserire nella statua un’asta di acciaio del diametro di venti centimetri, la munì di un forte manicotto all’altezza del torace ed armò tutta l’asta di braccia metalliche rotanti a spirale. Su queste fissò la statua, che così fu dotata di un’anima di sostegno con un lungo e robusto piede infisso nella muratura. In questo modo, ovvero grazie al movimento dei tiranti interni, viene tutt’ora compensata la pressione esterna provocata dal vento.

 

 

Come e quando visitare il faro della Vittoria, orario apertura.

Il faro è visitabile il sabato e la domenica fino alla Regata velica Barcolana, da cui si gode una delle migliori viste in assoluto. Normalmente gli orari sono:

Aprile Maggio Giugno e Settembre:

venerdì dalle 15.00 alle 19.00

sabato e domenica dalle 10.00 alle 13.00  e dalle 15.00 alle 19.00 (ultimo accesso ore 18.30).

Luglio e Agosto: dal mercoledì alla domenica dalle 10.00 alle 13.00  e dalle 16.00 alle 19.00

Ottobre: venerdì dalle 15.00 alle 18.00, sabato e domenica dalle 10.00 alle 13.00  e dalle 15.00 alle 18.00

dal 10 al 14 aperti tutto il giorno dalle 9.30 – 17.30 (ultimo accesso ore 17.00)

Novembre dal 1° al 4 aperti tutto il giorno dalle 9.30 – 16.30.

Aperture speciali: tutto il giorno dalle 10.00 – 19.00 il 31 marzo, il 2, 25, 26,27 e 30 aprile e 1° maggio e 15 agosto.

Per info e prenotazioni: +39 0481 91697 – www.farodellavittoria.it

E-Mail farodellavittoria@regione.fvg.it

Inoltre, per garantire la sicurezza dei visitatori l’accesso alla torre del Faro è consentito a un numero massimo di 15 persone alla volta accompagnate da un addetto. La visita alla torre dura 15 minuti. Ma il Faro rimane chiuso in caso di condizioni climatiche avverse.

 

Come raggiungere il faro della Vittoria di Trieste

Dall’hotel Victoria il Faro dista circa 4 chilometri. Si può raggiungere facilmente prendendo dalla stazione dei treni l’autobus n. 42, 44, 45 con fermata su Strada del Friuli. La stazione dei treni dista 3 / 4 fermate dall’hotel con le linee 20 e 21, subito a destra una volta usciti dall’albergo.

Buon panorama e non preoccupatevi per la salita: il faro è anche dotato di ascensore!

 

 

Per la curiosità sulla Vittoria alata si veda TRIESTE NASCOSTA di Halupca e Veronese, edizioni LINT, Trieste.

Bloomsday Festival a Trieste: una festa per Joyce

(Scopri il PROGRAMMA 2018) Cosa l’hotel letterario di Trieste vi suggerisce di non perdervi della tre giorni joyciana

Dal 16 al 18 giugno Trieste si unisce ai festeggiamenti mondiali in onore del grande scrittore irlandese James Joyce. Una tre giorni di spettacoli, visite speciali mostre e conferenze tutte in tema joyciano. Non a caso, Trieste è la città che Joyce definì come “la mia seconda patria” e che lo ospitò dal 1904 al 1920. E non a caso il Victoria, l’hotel letterario di Trieste, fu una delle tante dimore triestine del geniale autore dell’ULISSE.

Il Blooomsday festival non è altro che la fatidica giornata di Leopold Bloom raccontata da Joyce nel suo titanico capolavoro ULISSE. Ogni anno, il 16 giugno si celebra quel lunghissimo 16 giugno del 1904. E a Trieste i festeggiamenti dureranno addirittura tutto il weekend. A fare da filo rosso delle celebrazioni, il 17esimo e penultimo episodio dell’ULISSE, intitolato Itaca. Come il ritorno a Itaca nell’ODISSEA, così per Joyce Itaca apre la scena del rientro a casa a fine giornata di Leopold Bloom al mitico numero 7 di Eccles Street dalla sua Molly.

Il programma dei festeggiamenti per Blooomsday festival è ampio, ma l’hotel letterario ha selezionato per voi alcuni imperdibili eventi che vi consiglia di non mancare.

Venerdì 16 – The Bloom’s day

Sicuramente durante il vostro soggiorno vi capiterà di arrivare in Piazza Unità d’Italia. Sappiate che dietro la piazza Grande, venerdì 16 si inaugura la mostra KAOS NOSTOS di María Sánchez Puyade al numero 2 di Piazza Piccola (dietro il palazzo del comune). La mostra si ispira a Itaca come l’ora del ritorno a casa, quella in cui scopriamo di aver dimenticato le chiavi, perché il ritorno non è mai facile. Itaca è arrampicarsi e insinuarsi come un ladro per rientrare nel caos solito della nostra vita.

La mostra è aperta ogni giorno fino al 16 luglio con orario 10-13 e 17-20.

La sera di venerdì 16, invece, al Bastione Rotondo del Castello di San Giusto – luogo che da solo merita una visita – alle 21.30 avrà luogo lo spettacolo teatrale NORA JOYCE. L’ALTRO MONOLOGO di Renzo S. Crivelli. Una pièce che ha riscosso enorme successo dal suo debutto nel 2004.
Ispirata al famoso monologo di Molly Bloom che conclude l’ULISSE di Joyce, dà voce a Nora, la compagna di Joyce nella vita reale, la quale potrebbe aver avuto un ruolo tutt’altro che marginale nella stesura del suo capolavoro. Al punto da definirla “co-autrice” per avergli dato accesso alle pieghe più profonde della psiche femminile…
In caso di maltempo lo spettacolo si sposterà all’Auditorium  del  Museo Revoltella, in via Diaz, 27.

Sabato 17 giugno

Sabato 17 giugno è la volta del JJ Walking English Tour, con ritrovo alle 17 presso il passaggio Joyce (o meglio conosciuto come Ponte Curto), sul lato che dà in via Rossini. Con tanto di guida in lingua inglese. Siete pronti a farvi guidare sui luoghi della vita triestina di James Joyce?
In  caso  di  maltempo  l’itinerario  viene rimandato al giorno dopo, ore 10,  con  identico  punto di ritrovo.

La sera di sabato invece non si può perdere lo spettacolo teatrale UGLY DUCKLING di Diana Höbel sempre al Bastione Rotondo del Castello di San Giusto, alle 21:30.
Chaosmos, cosmo nel caos, come quark, è parola coniata da Joyce: rappresenta l’esigenza di trovare un ordine nel guazzabuglio del mondo. Di tornare a casa, quindi. O anche di far quadrare il cerchio o
razionalizzare l’irrazionale. All’insegna di queste ispirazioni è nata questa imperdibile pièce.
In caso di maltempo lo spettacolo si sposterà all’Auditorium  del  Museo Revoltella, in via Diaz, 27.

Domenica 18 giugno

Domenica 18 alle 11.00 in una location che merita una visita, la Stazione Rogers in Riva Grumula 16, per gli amanti dei libri che non sono ancora riusciti a leggere l’ULISSE c’è la presentazione del libro LEGGERE L’ULISSE DI JOYCE. Un’esperienza impegnativa ma estremamente gratificante e remunerativa.

Inoltre, nella giornata di domenica 18 giugno, se vi foste persi quello di sabato, c’è un nuovo JJ Walking Tour, ovvero l’itinerario a piedi attraverso la città di Joyce, questa volta guidato dal prof. Renzo S. Crivelli dell’Università di Trieste. Ritrovo alle 17 al Passaggio Joyce detto Ponte Curto (lato via Rossini). Durata prevista un’ora e trenta circa. La “bella Trieste” di Joyce, la città delle sue lezioni di inglese delle amate chiese e delle non meno amate osterie, la Trieste dei bordelli e dei teatri, della Berlitz School e dei tanti appartamenti, illustrata da uno dei suoi maggiori esperti.

Alle 20:30 invece, in Piazza Sant’Antonio Nuovo, c’è il concerto di chiusura della house band Wooden legs.

A seguire, RITORNO A CASA, la proiezione del’ultimo film di Manoel de Oliveira. Una storia molto joyciana. Non a caso la crisi del personaggio protagonista (un bravissimo Michel Piccoli), che è un attore, è innescata dalla difficoltà di interpretare sul set Buch Mulligan, personaggio di Ulisse. È una malinconica riflessione sulla vecchiaia, ma anche sulla modernità. Ed è anche una meditazione sull’arte del narrare, per parole e per immagini, su ciò che deve entrare nel racconto e ciò che ne rimane fuori. Con la partecipazione di Catherine Deneuve e John Malkovich.
In caso di maltempo lo spettacolo si sposterà all’Auditorium  del  Museo Revoltella, in via Diaz, 27, al termine del concerto dei Wooden Legs.

Buon Bloomsday 2017 a tutti!

Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito.

Il programma completo è disponibile qui.

E Bloomsday 2018?
Ti aggiorneremo non appena verrà rilasciato il programma completo.

BORAMATA fa il tris – la festa della Bora nella città della Bora

Dal 1° al 4 giugno andrà in scena la grande festa della bora en plein air pensata per far conoscere meglio il fenomeno meteorologico che rende Trieste unica al mondo.

La BoraMata a Trieste è la festa che celebra il pazzo vento per cui la città è conosciuta in Italia e nel mondo. Una grande festa all’aria aperta che celebra la Bora nel centro della città, tra piazza Ponterosso e piazza Unità, per il terzo anno consecutivo.

Per festeggiare la cosa più triestina che c’è in piazza Ponterosso – il cuore dell’anima multiculturale di Trieste e uno dei luoghi della bora per antonomasia, basti pensare che l’angolo tra via Roma e via Genova era tra i più fotografati nelle memorabili foto in bianco e nero del passato – una galleria del vento ospiterà anche un Museo della Bora “temporaneo”, dove scoprire curiosità di vento e di bora, con i filmati della sede RAI del Friuli Venezia Giulia, con le foto, i documenti, le pubblicazioni facenti parte dell’archivio del professor Silvio Polli, grande studioso della bora e con materiali provenienti dall’archivio del museo del vento triestino.

All’interno della Galleria sarà possibile fotografarsi davanti a uno sfondo di bora e condividerla sulle reti social, utilizzando l’hashtag #boramata.

 

Bora in chiave Letteraria

La presentazione del nuovo libro dello scrittore Veit Heinichen LA GIORNALAIA che della bora ha scritto più volte nelle avventure del suo celebre protagonista, il commissario Proteo Laurenti. Lo scrittore tedesco, triestino d‘adozione, racconterà la “sua” bora in dialogo con lo scrittore e giornalista Pietro Spirito venerdì 2 giugno alle 19.00

Sabato pomeriggio, invece sarà la volta della presentazione della prima PICCOLA GUIDA AL MAGAZZINO DEI VENTI, il primo nucleo del Museo della Bora triestino.

Le girandole simbolo della Bora

Sabato inoltre si rivedranno comparire le girandole, simbolo di questa festa, in piazza Unità. Un colpo d’occhio unico sulla più grande piazza aperta sul mare.

A cui si accompagneranno le mirabolanti opere degli uomini del vento: Edoardo Borghetti “Edofly”, l’aquilonista giramondo che porterà a Trieste un altro grande creativo del vento, Bernard Dingwerth. Sarà uno spettacolo rivedere le grandi bol di Edofly in piazza Unità insieme ai grandi aquiloni gonfiabili dell’artista del vento tedesco.

Alla fine della manifestazione, le girandole si potranno anche acquistare come ricordo, e il ricavato andrà all’ospedale infantle Burlo Garofalo.

Bora in chiave musicale

Giovedì 1 giugno, dopo le 20, buona musica jazz con i Dixiers 8644 e le loro atmosfere che suggellano un simbolico incontro musicale tra Trieste, la città della bora e Chicago, la città del vento.

Venerdì 2 giugno, “Daghe de bora”, esibizione della Banda Berimbau, con ritmi brasiliani, ispirazioni triestine e sorprese in francese!

 

Bora per i bambini

Nel pomeriggio di venerdì 2 giungo in programma “La caccia alla bora”, particolare caccia al tesoro alla scoperta del vento di Trieste a cura di Promolettura Giunti Editoriale Scienza

Sabato 3, nel pomeriggio, il laboratorio di aquiloni con Edoardo “Edofly” Borghetti.

 

24 hours in Trieste / 24 ore a Trieste

Boasting a richly varied history and culture, Trieste is in all respects a border town, whose elegant pose is occasionally shaken by the turbulent Bora wind gusting from the North East. Discover its castles, architecture, culinary traditions, literary heritage and Mediterranean culture.

 

The Grand Canal by night (Photo: Christoph Sammer via Flickr)

 

A visit to Trieste may well start from Miramare Castle, perhaps its most iconic landmark. Built in 1860 for Austrian Archduke Ferdinand Maximilian, the castle combines Gothic and Medieval elements, in keeping with the eclectic fashion of the day. The Adriatic Sea and the seashore park, rich in rare botanical species and peculiar decorations, provide the Hapsburg city with a Mediterranean background, creating a fairy-tale scenery able to revive the spirit of times gone by.

The surrounding area is also a WWF marine nature reserve, where the visitor can experience scuba diving and virtual tours.

The stretch of coast between Miramare and Trieste city centre is Barcola, the triestini’s favourite place for summer playtime. When evening comes, after bathing and sunbathing, a Spritz at one of the pine grove’s kiosks is highly recommended.

A good place to start is Molo Audace. Walk along the shore until the end of the dock by the Gulf of Trieste. From here you can admire the elegant palaces of Piazza Unità, often regarded as the city’s parlour. Formerly known as ‘Piazza Grande’, the square was renamed after Trieste’s annexation to the Kingdom of Italy in 1918 and is the largest seaside square in Europe. Look for the halberds, symbol of the city, and for the two figures striking the hours on top of the Town Hall, Mikeze e Jakeze, who will be found again later on. The night view of the square is not to be missed.

This pedestrian area, next to Piazza Unità, is the most lively spot of the Zità Vecia (‘old town’, in the local dialect). The visitor allowing themselves to get lost amid Cavana’s alleys will find a number of bars, cafes, restaurants, quaint corners and little squares, some of the highlights of the area being the Arch of Richard, the neoclassic Rotonda Pancera and the modern art gallery Revoltella. James Joyce lived here during his last period in Trieste.

On top of the old town, a short walk from Cavana, is San Giusto Hill… read more