Primavera a Trieste fra Carso e Osmiza

Cosa fanno i triestini a Primavera?

La primavera, si sa, è il periodo più lieto dell’anno, e la Primavera a Trieste è sicuramente uno dei periodi più splendidi. La luce, il tepore, i profumi e i colori risvegliano quella voglia di vita all’aria aperta, in città come sulle lievi alture del Carso.

Il Carso risplende di un nuovo verde e di fioriture che invitano a lunghe passeggiate. Dopo un inverno di freddo a volte punteggiato da picchi di Bora, il fortissimo vento che val la pena di affrontare almeno una volta nella vita, i tavoli esterni dei tanti locali e ristoranti dehors tornano a ripopolarsi.

Lo stesso lungomare di Barcola torna a essere meta non solo di passeggiate (dal capolinea dell’autobus 6 in porticciolo fino al Castello di Miramare) ma anche di desiderosi della prima tintarella.

lungomare barcola by @francescog888

 

La primavera a Trieste è perfetta anche per i più romantici e gli amanti del verde. Il Parco del Castello di Miramare, con le sue centinaia di varietà d’alberi è un meraviglioso labirinto in cui perdersi.

parco Castello di Miramare by Maurizio Fecchio

I triestini escono dal letargo e ripopolano l’amato Carso, che nasconde sempre nuove sorprese anche a chi pensa di conoscerlo già. La meta più affascinante è sicuramente la Grotta Gigante, con la più grande cavità visitabile al mondo che nel 1995 le è valso di assurgere al Guinness dei Primati.

Ma la meta meno nota per chi viene da fuori sono le Osmize, che diventano una seconda casa nei weekend.

vista mare da Osmiza di Contovello by @fillls

Le Osmize sono cantine ricavate in case private dove si possono degustare vini (e non solo) tipici dell’altopiano carsico triestino e sloveno. I vini che si trovano in queste cantine solitamente sono la Vitoska e la Malvasia (bianchi) e il Terrano (rosso), inoltre si possono gustare formaggi, salumi, olive, uova e sottaceti di produzione propria. Le Osmize sono un punto di ritrovo per passare alcune ore in compagnia in un clima estremamente conviviale.

cosa si mangia in Osmiza? by @jakegaudion

La particolarità dell’Osmiza sta nel fatto che esiste solo nella provincia di Trieste (proseguendo in parte nel litorale sloveno) e deriva da una vecchia tradizione risalente addirittura a Carlo Magno, ma impostasi durante l’Impero austroungarico che sancì la possibilità per i produttori di vino locale di vendere direttamente nelle loro case i loro prodotti per una durata di 8 giorni. Non a caso la parola Osmiza deriva da “osem” che in sloveno significa otto, appunto.

Vitoska o Malvasia? i vini delle osmize by DebbyTS

Oggi come allora, le Osmize vengono segnalate da una frasca sul ciglio della strada che punta nella direzione dell’osmiza. L’apertura delle osmize oggigiorno non è più regolata dai soli canonici otto giorni ed il bello sta proprio nel perdersi sul Carso, senza sapere bene dove andare, alla scoperta dell’una o dell’altra.

 

Alcune sono particolarissime, addirittura con affaccio al mare trovandosi sul costone a strapiombo del Golfo: la vista si perde sull’orizzonte e quando la giornata è limpida si può vedere la costa croata fino a Punta Salvore.

osmiza vista mare fiorita by @pl_izzie

Alcune sono immerse nel verde o proprio in mezzo ai vigneti od olivi. Altrettanto bello è incontrarvi la gente vera, la gente del posto: famiglie, gruppi di ragazzi e persone anziane che vivono questo rito con la semplicità e la voglia di cantare e stare insieme tipica di questi luoghi di convivio. Oggigiorno esiste un sito per scoprire quali sono le Osmize aperte di turno. Personalmente, consiglio di giocare a perdersi sull’altipiano per intraprendere una sorta di caccia all’osmiza. E la tua primavera a Trieste si colora di sapori.

formaggi, salumi, olive, uova e sottaceti di produzione propria by @atteloivd

 

Per i palati più raffinati inoltre vi sono delle cantine di ottimo livello che su appuntamento è possibile visitare. Tra le tante, possiamo citare Kante, Zidarich, Lupinc, Bajta, Parovel o Skerk.

Una volta arrivati a Trieste e al Victoria Hotel Letterario vi aiuteremo a trovare l’Osmiza o la cantina che fa per voi, basterà che chiediate al front desk.

 

Lorenzo Vidoni – General Manager

Eataly Trieste: un amore a prima vista

EatalyTrieste l’apertura che aspettavamo

Il giorno 17 gennaio, dopo molti rinvii, ha finalmente aperto i battenti la prestigiosa struttura che ospita il ristorante Eataly  Trieste. Si tratta dell’Ex Magazzino Vini, sul fronte mare delle Rive, nei pressi di piazza Venezia.  La struttura risale al 1902 ed era stata concepita appunto come magazzino per lo stoccaggio dei vini provenienti dall’Istria e dalla Dalmazia. Undici anni fa è iniziato il restauro che il 17 gennaio 2017 si è concluso con l’apertura della famosa catena di proprietà dell’imprenditore Oscar Farinetti.

Eataly Trieste nell'ex Magazzino Vini ph Eataly fb

C’è qualcuno, come il sottoscritto, che ha avuto la fortuna di visitarla ancor prima dell’apertura. Sì, perché la serietà e la professionalità si vedono anche da questi piccoli particolari: aprire una struttura in alcune serate di rodaggio per impratichire il personale e ricevere le giuste osservazioni dagli addetti ai lavori, prima del vero debutto, non è da tutti. Infatti alcune serate precedenti il 17 gennaio erano su invito e all’entrata venivano forniti 4 gettoni per un pasto completo, un bicchiere di vino, un’acqua e dolce o caffè a scelta, così da permettere a tutti di testare i diversi comparti di questo Olimpo del food.

ph Eataly fb

Veniva inoltre fornito un foglio sul quale riportare il proprio giudizio sulla struttura, il servizio e il cibo, oltre a una sezione aperta dove scrivere liberamente eventuali suggerimenti migliorativi. Il  mio giudizio è stato da 5 stelle e quello della mia compagna altrettanto, e la cosa ha un che di eccezionale dato che si trattava di una serata di test. Posso dire di aver mangiato molto bene e lo Staff è stato sempre all’altezza, presentandosi al meglio: sorridente, preparato e servizievole, merce oramai rara.

La struttura è qualcosa di fenomenale, imponente e affacciata sul mare, dove grosse vetrate scrutano gli alberi delle barche a vela ormeggiate nella marina. Lo store è davvero ampio e come gli altri punti vendita anche Eataly Trieste è pieno di prodotti di qualità: dal pane alle farine, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura, comprese le oltre 1200 etichette di vino a disposizione. Non a caso è stata anche definita la più grande enoteca del Friuli Venezia Giulia. Se amate il buon cibo e il buon vino come me, resterete esterrefatti.

Eataly Trieste la più grande enoteca del Friuli Venezia Giulia

In tutto sono 3000 metri quadri distribuiti su tre livelli, studiati per portare l’ospite a vivere un’esperienza, infatti entrare in questo Eataly è  una vera e propria “avventura” sensoriale. Personalmente, ci sono stato già 4 volte e ogni volta è stata una nuova scoperta. Ho mangiato al ristorantino e qualsiasi pietanza ha una marcia in più, grazie soprattutto agli ingredienti di qualità impiegati.

Il menu di Eataly Trieste. La pizza è buonissima, digeribile e fragrante; la tagliata di manzo di Fassona piemontese è morbidissima e gustosa, il vino semplicemente eccezionale. Una delle cose che ho apprezzato di più è stato il pane, fatto con farine grezze, ma di una bontà assoluta e che si mantiene per giorni, come il pane di una volta. Non a caso nei primi giorni di apertura hanno venduto ogni giorno oltre 5 quintali di pane e credo che la  richiesta potrà solo che aumentare data la sua bontà.

il pane di Eataly Trieste

Tuttavia, mi resta ancora molto da scoprire, per esempio la pescheria che presenta oltre al bancone del pesce fresco, anche quello dove sceglierlo cotto e crudo da gustare direttamente  sul posto.  Quel che è certo è che Eataly mi ha conquistato! È un vero vanto averne uno anche a Trieste, se pensate che il più vicino si trova a quasi 400 kilometri di distanza, a Milano. Solo che a Milano manca il mare, ed è per questo che Eataly Trieste è davvero unico nel suo genere!

Lorenzo Vidoni, General Manager

Mini guida di Trieste

Vi proponiamo una mini guida turistica di Trieste con una serie di consigli direttamente dal nostro Staff, proprio come il precedente articolo sulle strade panoramiche per raggiungere Trieste.

Innanzitutto come raggiungere l’hotel letterario di Trieste? Treno, aereo o auto, ecco come fare per trovarvi direttamente davanti alla porta dell’albergo.

Dalla stazione dei treni, uscite sulla sinistra (dando le spalle ai treni) per prendere un taxi (in 5 minuti e con meno di 10 euro sarete in via Oriani, 2); oppure prendete uno qualsiasi di questi autobus di fronte alla stazione: 20, 21, 23 e con poche fermate sarete qui, in Largo Barriera.

Dall’aeroporto, potete prendere il pullman 51; oppure scriveteci prima del vostro arrivo e prenoteremo per voi un transfer privato alla tariffa di 65 euro.

Se arrivate in macchina, potete lasciare l’auto sul posteggio di carico e scarico dove l’hotel fa angolo con via Caccia, e affidare a noi i vostri bagagli. Successivamente potrete scegliere uno dei due garage convenzionati con l’albergo, uno sulla via di fronte e l’altro dietro l’isolato.

TRIESTE GUIDA ALLA CITTÀ: UNA CAMMINATA PANORAMICA

Una volta lasciati i bagagli in camera e dopo che vi sarete rinfrescati, Trieste vi aspetta là fuori per incuriosirvi e affascinarvi. E allora perché non iniziare subito con una bella camminata?

Se volete proseguire con il mood letterario che forse vi ha fatto scegliere il Victoria, potrete familiarizzare con la città mentre andate alla ricerca dei Caffè storico letterari. Proprio a pochi passi dall’hotel troverete il primo, Pirona, dove James Joyce era assiduo frequentatore e concepì il monumentale ULISSE. Proseguendo in direzione del Viale XX Settembre, in via Battisti c’è il famoso Caffè San Marco, dove potreste avere occasione di incontrare Claudio Magris al suo tavolo preferito (alle spalle del Caffè potete ammirare la Sinagoga di Trieste, una delle più grandi d’Europa). Ridiscendendo verso il mare, vi suggeriamo di fare i vostri acquisti dolciari alla Bomboniera in piazza Sant’Antonio, che sciegliate Presnitz, Putizza o Sacher, non ve ne pentirete! Proseguendo verso le Rive, chiedete del Caffè Tommaseo e finite in bellezza con un aperitivo al Caffè degli Specchi in Piazza Unità, per vivere appieno la magia del gusto tutto mitteleuropeo per il caffè!

Se invece volete approfittare da subito della posizione del Victoria rispetto alla città, la prima cosa da fare è raggiungere il vicinissimo Castello di San Giusto. Se percorrete via della Madonnina, che inizia sull’altro lato della strada di fronte all’albergo, e la percorrete fino alle scalette di via della Fornace, potrete arrivare rapidamente al Castello e alla Cattedrale, e da lì godere della più bella vista sulla Città e il Golfo.

Scendendo lungo via della Cattedrale, vi imbatterete in due antiche chiese, quella Cattolica di Santa Maria Maggiore e quella valdese di San Silvestro. Proseguendo a sinistra sarete su piazza Barbacan e potrete concedervi un caffè ammirando l’Arco di Riccardo di epoca romana; se invece scendete le grandi scalinate sulla destra, di fronte alla chiesa di S. Maria Maggiore, e proseguirete per mezzo chilometro, troverete le vestigia del Teatro Romano quasi interamente conservato.

Da lì, attraversando la strada sarete nel Ghetto, e poi su Piazza Unità d’Italia, la più grande piazza d’Europa che affaccia sul mare, e naturalmente non perdetevi i 246 metri del Molo Audace, la più bella passerella sul mare dell’Adriatico.

Da qui, proseguendo verso destra lungo le Rive potrete imbattervi o in qualche mostra ospitata nella favolosa cornice dell’ex Pescheria Salone degli Incanti, che da sola merita una visita; oppure appena oltre nel colosso dell’ex Magazzino Vini oggi sede delle prelibatezze enogastronomiche di Eataly.


Da qui, andando verso sinistra (spalle al mare), potrete risalire la meravigliosa passeggiata di Ponterosso fino alla Chiesa di Sant’Antonio e incamminnarvi poi verso piazza Oberdan dove potrete prendere il famoso tram di Opcina, che vi porta in Carso e vi fa godere di una vista mozzafiato sulla città. Magari scendete alla fermata dell’Obelisco, incamminatevi lungo la passeggiata Napoleonica, e una volta in fondo godetevi una buona crema Carsolina con un bicchiere di Vitovska!

Oppure, dal Molo Audace, proseguendo verso destra (spalle al mare) potete raggiungere il Molo Bersaglieri e prendere il Delfino Verde (da giugno a settembre) che vi porterà a Miramare e al suo glorioso Castello bianco turrito. Passeggiate nel parco secolare, e giocate a perdervi nei labirinti di piante. Se a questo punto vorrete cenare in una suggestiva cornice, vi consigliamo la Tavernetta al Molo all’uscita del Parco verso Grignano, oppure La Terrazza dell’Ostello, uscendo dall’entrata principale del Parco verso Barcola e la promenade lungomare.

DOVE MANGIARE BENE…

A questo punto della guida rapida per Trieste vi sarà venuta fame, vero?

Siete in una città di mare, e viene naturale pensare a un ristorante di pesce. Ecco allora i nostri consigli su dove mangiarlo bene. Uno dei migliori in città è sicuramente Menarosti. Classico e prelibato non può certo deludervi. Fortuna vuole che sia anche vicinissimo all’hotel.

Più contemporaneo e sfizioso è Nero di Seppia, nella zona di città vecchia. Sulle Rive invece il Bagatto si contende l’apoteosi della sperimentazione del gusto assieme a Scabar, un po’ più complicato però da raggiungere. Se invece volete mangiare il pesce come da secoli si mangia a Trieste, a due passi da piazza Unità d’Italia c’è Città di Pisino, che è una semplice garanzia.

Se invece preferite la carne, il nostro ristorante di riferimento è Le Bracerie Venete. Proprio di fronte all’albergo, è la delizia della brace. Se vi spingete un po’ più su, verso il Castello, troverete l’Hosteria da Libero. Se invece preferite la carne nella migliore tradizione mitteleuropea, Suban è il must in città.

La cucina tipica a Trieste la trovate soprattutto nei Buffet: immancabile una visita alla caldaia di Pepi in piazza della Borsa, uno sfizioso e ricco pit stop da Siora Rosa in città vecchia o qualcosa di veloce all’Approdo a due passi dall’hotel.

 

Le Bracerie Venete

Ecco, la guida per visitare Trieste del Victoria Hotel Letterario è giunta al termine. Per informazioni e altre curiosità non esitare a contattare la reception.

Trieste vista dall’alto di una nave da crociera

Trieste sta diventando un nuovo importante scalo per le navi da crociera. I giganti del mare infatti sembrano trovarsi  a loro agio nei fondali profondissimi prospicienti le Rive. La loro presenza tuttavia non è così massiccia e invasiva come a Venezia, dove l’orizzonte è totalmente ingombro di navi. A Trieste, come per molte altre cose, la comparsa delle navi bianche ha ancora un carattere da fenomeno settimanale a cui la città risponde con il benvenuto.

Costa Mediterranea ph Marino Sterle

Piace vedere nel weekend la Costa Mediterranea di Costa Crociere saldamente affiancata al Molo Bersaglieri, a un minuto da Piazza Unità d’Italia, la più grande piazza d’Europa fronte mare. E sembra che, per tutto il 2017, vedremo anche la Costa Luminosa con ben 87 toccate nella nostra città.

Nel 2018 sarà affiancata da un altro gigante del mare: la Mein Schiff di Tui Cruises, che ha deciso di non fermarsi alla Dalmazia (Dubrovnik/Ragusa) ma di proseguire la sua esplorazione dell’Adriatico fino a Trieste.

Castello di Miramare e Costa Crociere by Marino Sterle

Arrivare a Trieste dal mare infatti è sempre un’esperienza molto affascinante, arrivarci dall’alto di 78 mila tonnellate fa sicuramente un effetto particolare.

Anche perché la città e il suo cuore pulsante sono già lì ad attendervi sulle Rive o visibili dalle Rive stesse, perché Trieste è una città che davvero vive affacciata sul mare.

Il centro di Trieste e Costa Crociere in un'opera di Marino Sterle

Per coloro che decidono e dimostrano di imbarcarsi da Trieste, l’hotel  Victoria mette a disposizione un pacchetto di pernottamento con colazione e parcheggio inclusi (per la durata del soggiorno) alla migliore tariffa garantita del momento.

L’offerta va naturalmente prenotata direttamente con noi e verificata con la disponibilità di camere del periodo interessato, quindi la migliore cosa da fare è contattarci, allo 040 362415 oppure scriverci a info@hotelvctoriatrieste.com .

L’hotel Victoria di Trieste è a 5 minuti di taxi dalla Stazione Marittima da dove partono le navi. Fortunatamente il Victoria dispone di due garage / parcheggi convenzionati, uno dei quali dispone di tariffa settimanale di 65 euro.

Sperando di avervi fatto venire voglia di imbarcarvi, vi aspettiamo al Victoria per darvi tutte le dritte su cosa fare vedere e mangiare, per vivere al meglio Trieste e i suoi dintorni come solo chi è del posto può consigliarvi.

Costa Mediterranea lascia il Golfo di Trieste ph Marino Sterle

L’aperitivo a Trieste: dove come perché

L’aperitivo a Trieste si chiama Spritz ed è un autentico rito conviviale. Ma cosa vi servono quando chiedete uno Spritz? Gli ingredienti della bevanda più dissetante e rilassante di Trieste sono vino bianco, acqua frizzante, ghiaccio e limone. Se invece lo desiderate con l’Aperol ricordate di specificarlo, perché a Trieste lo Spritz è tradizionalmente bianco.

Come molte altre tradizioni triestine, anche lo Spritz ha origini asburgiche: si racconta che il vino bianco locale risultasse troppo strong per gli austriaci che presero a diluirlo con acqua (spritzen, spruzzare) inventando così la formula dell’aperitivo light che ha conquistato il mondo.

Il momento dell’aperitivo è un traguardo sacro che allieta le giornate: ci si ritrova “al solito posto” senza neanche darsi appuntamento, ci si lascia accarezzare da un refolo di vento e tutto diventa magicamente piacevole e disteso.

L’aperitivo può trasformarsi rapidamente in “rebechin” quando al calice di vino si accompagna la tradizionale polpetta di carne, una verdura impanata, oppure il classico paninetto di prosciutto cotto insaporito col kren (come a Trieste è chiamata la radice di rafano).

Ma dove recarsi per lo Spritz di rito?
Se desideri fare un aperitivo in zona Trieste sappi che praticamente ovunque in città i bar offrono un buon Spritz, ma per assistervi nell’imbarazzo della scelta ecco alcuni locali dove l’ora dell’aperitivo è particolarmente gradevole e decisamente gustosa!

A pochi isolati dal Victoria, si trova uno dei ritrovi cult della “prima serata” triestina dove puoi assaggiare quello che da alcuni è definito il miglior aperitivo a Trieste: il GRAN MALABAR, con ampio spazio esterno e una selezione di vini del Carso da fare la felicità del miglior intenditore.

Gran Malabar piazza San Giovanni Trieste

Passeggiando verso il mare, supererete la chiesa di Sant’Antonio per ritrovarvi in piazza Ponterosso, ovvero nella zona del Canale. Qui l’aperitivo è reso ancor più affascinante e gradevole dalla prossimità dell’acqua. Ma dove dirigersi? Naturalmente verso un tavolo all’aperto: su un lato della piazza troverete Pane Vino e San Daniele, dal nome del famoso prosciutto crudo friulano, sull’altro il Caffè Joyce, che come il Victoria è ospitato in un palazzo caro al grande scrittore irlandese.

Proseguendo lungo il canale lasciatevi tentare dall’aperitivo su zattera del caffè Rossini, oppure, se la fame comincia a farsi sentire, puntate sicuri sui tavoli all’aperto di 040 Social Food. Non ve ne pentirete!

Se invece siete già su Piazza Unità d’Italia, come resistere al richiamo del Caffè degli Specchi? La cornice della piazza pià grande sul mare vi abbraccia con la sua maestosità, mentre le comode poltrone estive vi fanno sentire in prima fila sui tramonti marini più suggestivi del mondo. Da non perdere!

Caffè degli Specchi in Piazza Unità d'Italia - Trieste

(Se tuttavia non doveste trovare nemmeno un posticino dove fare l’aperitivo a Trieste centro, sappiate che nell’adiacente Piazza Verdi, il miglior Spritz in assoluto viene servito da Pep’s).

Oltre piazza Unità si apre la cosiddetta Città Vecchia, che a dispetto del nome è uno degli epicentri della “movida” triestina. In piazza Cavana vi consigliamo LIFE con ottimo servizio, cortesia e qualità, mentre proseguendo verso l’omonima via Cavana potreste essere tentati dalle tartine di pesce e dagli eccellenti vini locali di Salumare. Nella stessa direzione, oltre i giardini di Piazza Hortis, si apre l’infilata di locali della popolarissima via Torino: se non volete sbagliare, fatevi largo tra la folla e puntate decisamente ai tavolini di PURO.

PURO via Torino - Trieste

Infine, se si tratta di un giovedì o un venerdì estivi, non fatevi sfuggire l’occasione di godervi l’aperitivo serale del Museo Revoltella, la celebre Galleria d’Arte Moderna dalla cui terrazza tra i tetti è possibile ammirare lo spettacolo del Golfo sorseggiando ottimi vini.

Terrazza Museo Revoltella Trieste

E dopo questa breve guida ai migliori locali per l’aperitivo a Trieste… cin cin!

Cosa fare a Trieste la sera d’estate

Cosa fare sabato sera a Trieste, ma anche domenica, lunedì, martedì… Le proposte non mancano. Noi del Victoria abbiamo fatto questa selezione basata sui gusti che di solito accomunano i nostri ospiti.

Ecco una serie di spunti su cosa fare la sera a Trieste.

REVOLTELLA ESTATE  

Fino al 2 settembre le magnifiche terrazze agli ultimi due piani della galleria d’arte moderna di Trieste sono aperte per godere di un aperitivo ammirando il Golfo ogni giovedì e venerdì dalle 19 alle 22.

Sono inoltre offerte visite guidate alle collezioni, proposte musicali, iniziative enogastronomiche e intrattenimenti letterari.

Giovedì 14 luglio > Inaugurazione della rassegna d’arte contemporanea.

Aperitivo sulla terrazza del Museo Revoltella

ShorTS INTERNATIONAL FILM FESTIVAL    

Fino al 9 luglio c’è la 17 esima edizione del Festival internazionale di cortometraggio sotto le stelle di Piazza Verdi, a fianco di Piazza Unità d’Italia.

Viene proposta in concorso una selezione dei migliori corti a livello mondiale premiati a uno o più festival nel corso del 2015  e delle opere prime italiane. Una maratona di proiezioni, ma anche incontri con attori e registi.

Le proiezioni iniziano alle 21:30.

ShorTS - Festival Internazionale del cortometraggio Trieste

SCHMIDL DI SERA

Dal 5 al 26 luglio, il Museo musicale di Palazzo Gopcevich in Canal Grande apre le porte di sera per visite e concerti dalle 20 alle 24.

Itinerari musicali:

Martedì 12 luglio > Suoni dal mondo

Martedì 19 luglio > Antico e moderno

joyce tramonto

CONCERTI IN PIAZZA UNITA’ D’ITALIA

Sabato 9 luglio: ore 21:30 > LUDOVICO EINAUDI IN CONCERTO 

Domenica 10 luglio: ore 21 > Concerto di musica tradizionale folcloristica serba in Piazza Verdi

Domenica 26 luglio: ore 19 > Iron Maiden in concerto in Piazza unità d’Italia

Giovedì 28 luglio: ore 21:30 > Mika in concerto in Piazza unità d’Italia

Sabato 30 luglio: ore 21:30 > Hommage à Sergio Endrigo. Simone Cristicchi & Mitteleuropa Orchestra in Piazza unità d’Italia

san valentino

TRIESTE LOVES JAZZ  

Dall’11 luglio al 14 agosto, il Festival Internazionale TriesteLovesJazz ospita artisti da tutto il mondo nelle sublimi location di Piazza Verdi e Villa Sartorio, per concludersi il 14 agosto con il concerto all’alba sul Molo Audace.

Civico Museo Sartorio (largo Papa Giovanni XXIII) : ore 21:

11 luglio > Anselmo Luisi (body percussion) + Angelo Comisso & Giulio Centis (performance al piano) + Gadjorom Quartet (antiche tradizioni musicali dell’Europa dell’est su ritmi jazz)

12 luglio > Francesca Bergamasco – Omaggi in Jazz + Rudy Fantin & Maurizio Costantini

Mercoledì 13 luglio > Kind of Groove

Giovedì 14 luglio > Piazza Verdi > Gaia Cuarto (musica argentina e giapponese)

Venerdì 15 luglio > Civico Museo Sartorio > Tribal Dialects (trio jazz austriaco) + Marco Castelli Organ Trio

Domenica 17 luglio > Emanuele Graffiti + Dana Gillespie & Mike Sponza

Martedì 19 luglio > Piazza Verdi > Shayana Steel & Band

Martedì 19 luglio > Civico Museo Sartorio > Trieste Flute Ensemble

Mercoledì 27 luglio > Piazza Verdi > Omaggio musicale a Lelio Luttazzi

Domenica 14 agosto > ore 4:50 > Concerto all’alba sul Molo Audace

TriesteLovesJazz 2014. Concerto all'alba al molo Audace, con Bruno Cesselli al pianoforte. All'interno dell'evento viene anche girato un documentario al fotografo triestino Ugo Borsatti, Ph Massimo Goina

ARCHEOLOGIA DI SERA

Dal 2 al 30 agosto è possibile visitare di sera il suggestivo Museo di Storia e Arte e l’attiguo Orto Lapidario, proprio a fianco della Cattedrale di San Giusto.

 

READING MUSICALI

In quanto hotel letterario ci teniamo a suggerivi queste occasioni di Reading musicali:

Mercoledì 13 luglio > Piazza Unità d’Italia > spettacolo di musica sinfonica e prosa di Paolo Rumiz e Igor Coretti Kuret

Giovedì 14 luglio > Civico Museo Sartorio > ore 21 > Natalia Ginzburg, nel centenario dalla nascita della grande scrittrice, uno spettacolo che ripercorre le sue opere

Giovedì 21 luglio e lunedì 25 luglio > Civico Museo Sartorio > ore 21 > adattamento teatrale di Mastica e Sputa dell’autore triestino Pino Roveredo

Mercoledì 27 luglio > Largo Panfili > ore 21 > Le mie lettere d’amore, spettacolo di teatro e danza basato sul carteggio fra lo scrittore Scipio Slataper, Elody Oblath e Giani Stuparich dal 1909 al 1915.

Martedì 2 agosto > Museo Ferroviario di Campo Marzio > ore 21 > Bukowski: performance teatral-musicale sulla vita del grande scrittore

tramonto (1)

E infine non c’è nulla di più bello che una passeggiata serale a tu per tu con chi ami.

Bloomsday a Trieste: si festeggia James Joyce!

Anche quest’anno, l’hotel letterario di Trieste, il Victoria, è orgogliosamente partner e sostenitore dei festeggiamenti che coinvolgeranno tutta la città dal 16 al 19 giugno. In simbiosi con centinaia di città nel mondo,Trieste festeggerà recitando, ballando, dibattendo, suonando e brindando nel nome di Joyce  e del suo grande (anti)eroe Leopold Bloom.

James Joyce visse in via Oriani 2 dove oggi si trova l'Hotel Letterario

Joyce fu un personaggio che visse intensamente Trieste, come testimoniano le numerosissime targhette verdi che ricordano i vari luoghi in cui ha lasciato un segno, come per esempio il palazzo in cui ha sede l’Hotel Victoria, che al grande scrittore irlandese ha dedicato la sua Suite e la sua connotazione letteraria.

404 suite JJ

James Joyce ha trascorso 11 anni della sua vita, quelli formativi, a Trieste, una città eletta proprio da lui a “seconda patria”. Arrivato nel 1904, vi rimase, con alcune parentesi a Pola, a Roma e a Zurigo durante la Prima guerra mondiale, fino al 1920, quando su consiglio del poeta americano Ezra Pound, si recò a Parigi.

Targa James Joyce

A Trieste Joyce ha scritto Gente di Dublino, il Ritratto dell’artista da giovane, il dramma Esuli, e ha cominciato il suo capolavoro, l’Ulisse (i primi tre episodi e il XIII e XIV), nonché il poema in prosa Giacomo Joyce, l’unica sua opera ambientata nella capitale giuliana.

Quindi come non festeggiare il Bloomsday a Trieste – il giorno intitolato a Leopold Bloom , protagonista dell’Ulisse, personaggio ispirato al grande amico e autore triestino Italo Svevo, che si svolge il 16 giugno 1904 – se non con una serie di manifestazioni degne di gareggiare con quelle di Dublino o di altre parti del mondo.

Statua James Joyce in Ponterosso (ph Roberto Taddeo)

Quest’anno i festeggiamenti dureranno 4 giorni, a partire dal 16 giugno e fino a domenica 19, e come da tradizione il Bloomsday triestino metterà al centro uno dei 18 episodi di cui si compone l’Ulisse, ovvero l’undicesimo, dedicato a quelle seducenti Sirene omeriche che nel capolavoro di Joyce diventano due avvenenti bariste, miss Douce e miss Kennedy, cameriere all’Ormond Bar di Dublino.

Bloomsday Village

Il Museo Svevo e Joyce anche quest’anno ha coinvolto l’intera Trieste, trasformando addirittura una delle più belle piazzette della Città Vecchia tanto amata da Joyce, piazza Barbacan, in una miniatura della Dublino joyciana. È il Bloomsday Village.

Icon Factory

Mostra diffusa joyciana

Fino al 26 giugno si potrà godere della mostra diffusa Icon Factory: l’Antico Caffè San Marco, la Drogheria Toso, Miti Caffè e altri ospiteranno opere a tema joyciano di artisti dell’Icon Factory di Dublino.

Cities of James Joyce

Bloomsday dinners

Durante i quattro giorni del festival si potranno gustare menù di ispirazione irlandese in questi locali:

  • Giovedì 16 e venerdì 17, il pub Mastro Birraio di via F. Venezian, 24/b proporrà una speciale cena irlandese, comprensiva di una pinta di birra a scelta, a 21 euro (per informazioni e prenotazioni tel. 349 8356201)
  • Sabato 18 e domenica 19, si potrà cenare al ristorante Arcoriccardo di via del Trionfo 3/a, sempre con un menù ispirato alla verde Irlanda, ancora al prezzo fisso di 21 euro (per informazioni e prenotazioni tel. 040 2410446)

La birra di James Joyce all'Hotel Victoria di Trieste

Oltre a queste succose dritte, date un’occhiata all’intero programma.

In particolare, suggeriamo ai nostri ospiti un evento speciale per ciascuna delle quattro giornate:

giovedì 16 giugno > in Piazza Unità d’Italia alle 18,  presso i portici della Loggia comunale, godetevi SIRENE, lo spettacolo tratto dall’undicesimo capitolo dell’Ulisse (essendo al riparo dei portici, lo spettacolo è previsto anche in caso di maltempo). A seguire, sappiate che inaugura unam ostra fantastiliosa in Sala Veruda, in piazza Piccola 2, con le opere di Matteo Capobianco, visitabile fino al 16 luglio (ore 10-12:30 e 17_19 dal lunedì al sabato; domenica: 10-12:30)

venerdì 17 giugno > fate una puntatina in piazza Barbacan, che per l’occasione diventa Bloomsday Village e godetevi un aperitivo sulle note e la poesia orale, recitata e ritmata a cappella dei ragazzi del collettivo Stolen Words, ispirati alle parole di Joyce e degli avventori dell’Ormond Bar in Sirene

sabato 18 giugno > godetevi il magnifico eloquio di Edoardo Camurri sul Finnegans Wake, l’ultima, definitiva opera joyciana

domenica 19 giugno > non perdetevi il JJ Walking Tour, l’itinerario a piedi attraverso la città di Joyce con uno dei massimi esperti sull’autore, il porf. Renzo Crivelli

Statua James Joyce in Ponterosso (ph Marina Raccar)

 

Inoltre, ricordate che tutte le manifestazioni sono a ingresso libero.

E non dimenticatevi, nei vostri post, di aggiungere l’#vienicomesei, scelto per i festeggiamenti di quest’anno!

James Joyce in stile Wharol

Percorsi in bici a Trieste: in giro su due ruote in città e in Carso

Come posso noleggiare una bici e quali percorsi fare in bicicletta a Trieste? Ci chiedono sempre più spesso i nostri ospiti. È vero, non c’è niente come un giro in bicicletta per familiarizzare rapidamente con un posto nuovo, rendersi conto della sua conformazione, delle sue distanze e delle sue bellezze. Per poi ritornarci, magari con calma, a piedi. È come avere una panoramica generale per poi scegliere cosa ci attira di più, ecco una proposta di percorsi per bici da città e da corsa a Trieste.

Le Rive di Trieste

Al Victoria siamo soliti ospitare molti cicloturisti provenienti dall’Austria che poi proseguono lungo la Slovenia litoranea e la Croazia interna sulla via della bellissima Parenzana.

Trieste rappresenta infatti una tappa intermedia, che deviando l’ultimo tratto dell’Alpe Adria Radweg congiunge quest’ultima con la Parenzana, insomma due delle più belle ciclovie della Mitteleuropa.

Anche il centro di Trieste però è visitabile in bicicletta. Bicicletta elettrica naturalmente, perché i saliscendi fra un colle e l’altro sono certamente più facili con la pedalata assistita. Quindi dove noleggiarla?

In via Giulia c’è Citygreen Trieste, dove è possibile trovare bici di ogni tipo, dalla mountain bike a quella elettrica.

In via Torrebianca invece c’è Onesbike che noleggia unicamente bici elettriche, ma a queste aggiunge l’opportunità di un bike tour di 2 ore (più un’ora libera per conto proprio) alla scoperta dell’intera città. Il noleggio della bici e la guida sono al prezzo di 24,90 euro a persona e capitanate da una giornalista locale che conosce la città come le sue tasche.

Chiara Meriani - The Lady Bike

Inoltre, a fianco della stazione dei treni, lato strada, c’è un ulteriore punto noleggio: Mathitech Bikes che offre davvero il non plus ultra della scelta, con le varianti anche più strane.

Ma quale giro fare?

Sicuramente vi consigliamo di iniziare con il Borgo Teresiano per poi proseguire lungo tutte le Rive, quindi il fronte mare, per poi avviarsi in Campo Marzio e il Passeggio Sant’Andrea, raggiungere da lì il colle di San Vito, ridiscendere e inerpicarsi fino al castello e al parco antistante, quindi finire in Piazza Unità d’Italia. Come si vede in questa cartina.

I più coraggiosi e desiderosi di pedalare potrebbero arrivare fino al Castello di Miramare, proseguire poi fino al Castello di Duino, e in località Sistiana inoltrarsi poi nel polmone verde del Carso, attraversarlo per intero fino a raggiungere località Prosecco e poi Contovello dove godere di una delle più belle viste sul golfo e poi tuffarsi nella discesa che riporta in città.

Un’altra possibilità sfiziosa è quella di caricare le bici sul Tram di Opcina, godere del panorama e di una delle più vecchie filovie d’Europa, e una volta arrivati in cima scendere alla fermata dell’Obelisco, montare in sella alle bici inoltrarsi sulla passeggiata Napoleonica fino a Prosecco, e proseguire come sopra sulla discesa di Contovello.

Tram di Opcina     Tram di Opcina con bici

Un altro itinerario bello ma praticamente impossibile da provare senza una guida è quello sul Carso triestino alla scoperta delle sue osmize e dei prodotti tipici dell’altipiano che sovrasta la città di Trieste. L’itinerario ideale è dalla Grotta Gigante, altra meraviglia da non perdere, fino alla località di Prepotto.

giro in bici in carso

Curiosa e meravigliosa è Trieste da percorre con la bici, ma sicuramente vi consigliamo di affrontarla sotto la guida di un cicerone in bicicletta.

I 5 libri da leggere per chi viene a Trieste per la prima volta

Quali sono i 5 libri fondamentali per chi vuole conoscere Trieste? Anche chi viene a Trieste per la prima volta una cosa la capisce subito: Trieste è una città letteraria. O come diceva Scipio Slataper: «Trieste, forse più di altre città, è letteratura, è la sua cultura.» Sarà il crogiuolo di popoli che qui si sono impastati nei secoli, sarà l’opulente ricchezza di una città per lungo tempo primo porto di un impero, sarà il piacere di frequentare i caffè in stile viennese fucine di creatività e pensiero. Come sempre quando si parla di Trieste le ragioni sono molte e stratificate. Sta di fatto che qui la letteratura è sempre stata di casa: Trieste ha sfornato più scrittori e opere di qualsiasi altra città italiana.

Noi dell’hotel letterario di Trieste ce ne rendiamo presto conto anche solo gettando un’occhiata alla nostra Biblioteca triestina a disposizione degli ospiti nella sala lettura dell’albergo. Le opere sono numerosissime, quasi 800 e la nostra collezione mira a raggiungere questa vetta.

sala lettura con biblioteca triestina

Come chi è già stato da noi avrà colto, l’hotel letterario di Trieste è dedicato a James Joyce, il grandissimo scrittore irlandese autore dell’ULISSE, che trovò in Trieste una seconda patria e un nuovo inizio, oltre all’ispirazione per i suoi capolavori. I libri di Joyce e Svevo e non solo si trovano in tutte le camere dell’hotel, nella piccola selezione che gli ospiti del Victoria trovano sul comodino o sulla scrivania delle nostre stanze.

Ma i nostri ospiti spesso arrivano con i loro libri o li acquistano mentre soggiornano qui (Trieste ha anche il vanto di avere il maggior numero di librerie del nostro paese). E proprio dalla varietà di letture che ci capita di notare sui comodini delle stanze è nata l’idea di offrirvi un consiglio letterario.

selezione di libri nelle camere del Victoria

Dalla nostra Biblioteca triestina abbiamo selezionato i 5 primi titoli (una selezione faticosissima, perché ben più di 5 sarebbero da consigliare, ma seguiranno altre puntate) che suggeriamo a tutti coloro che sono curiosi della nostra città, per niente facile da capire, ma interessantissima da scoprire.

Per chi si sente più portato per la saggistica, il titolo dei titoli è TRIESTE: UN’IDENTITA’ DI FRONTIERA di Angelo Ara e Claudio Magris (Einaudi). È il libro che vi permetterà di andare al di là delle apparenze, per conoscere la storia recente di una città con tre anime (slava, tedesca e italiana) e altrettante lacerazioni.

Ara e Magris TRIESTE UN'IDENTITA' DI FRONTIERA

C’è poi un libro che è un memoir, una testimonianza intessuta di brillantissime riflessioni che è TRIESTE O DEL NESSUN LUOGO di Jan Morris (il Saggiatore Editore). È il nostro libro preferito, lo ammettiamo J. Quello di cui non si può fare a meno. L’autrice è inglese, ma porta con sé il punto di vista di un’altra importante componente della storia di questa città: la matrice angloamericana, che ha letteralmente guidato la città per 10 anni nel Secondo dopoguerra. L’eredità forse più importante di questo fu il Cinema: le pellicole arrivavano direttamente da Hollywood prima che ovunque nel mondo, i cinema non si contavano, e da qui poi i numerosissimi e importanti film girati qui fino a oggi.

Jan Morris TRIESTE O DEL NESSUN LUOGO

Per chi si sente più incline al romanzo, il numero uno resta IL MIO CARSO di Scipio Slataper, dove già dalla prima pagina vi balzerà addosso la multiculturalità di Trieste, impasto di cultura slava, italiana e tedesca.

Scipio Slataper IL MIO CARSO

Per conoscere i triestini nel loro tratto più intimo e umano, sempre un romanzo vi rivelerà magistralmente i loro dissidi interiori mascherati da una placida esteriorità, è LA COSCIENZA DI ZENO di Italo Svevo. Un classico, lo Zeno dell’ultima sigaretta vi rivelerà il tratto più tipico della triestinità dove non a caso, in dialetto, per dire un tipo si dice “un matto”; è un romanzo eterno di quelli di cui non si può fare a meno.

Italo Svevo LA COSCIENZA DI ZENO

Se invece preferite avere una rapida introduzione di tutto il variegato cosmo triestino, un titolo sempre valido è TRIESTE SOTTOSOPRA di Mauro Covacich (Editori Laterza). L’autore è un triestino doc, molto conosciuto per il suo magnifico romanzo sul mondo della corsa (A PERDIFIATO) – uno degli sport più amati dai triestini sempre in forma – e con questo breve libro che vi consigliamo su Trieste vi mette a conoscenza di tutto ciò che c’è da sapere sulla città del vento.

Mauro Covacich TRIESTE SOTTOSOPRA

Vi è venuta più voglia di leggere o di venire a Trieste?

Se siete ancora indecisi, che siano i versi del suo più amato poeta, Umberto Saba, a ispiravi a scoprire la città dalla scontrosa grazia.

 

Trieste

Ho attraversato tutta la città.

Poi ho salita un’erta,

popolosa in principio, in là deserta,

chiusa da un muricciolo:

un cantuccio in cui solo

siedo; e mi pare che dove esso termina

termini la città.

 

Trieste ha una scontrosa

grazia. Se piace,

è come un ragazzaccio aspro e vorace,

con gli occhi azzurri e mani troppo grandi

per regalare un fiore;

come un amore

con gelosia.

Da quest’erta ogni chiesa, ogni sua via

scopro, se mena all’ingombrata spiaggia,

o alla collina cui, sulla sassosa

cima, una casa, l’ultima, s’aggrappa.

Intorno

circola ad ogni cosa

un’aria strana, un’aria tormentosa,

l’aria natia.

 

La mia città che in ogni parte è viva,

ha il cantuccio a me fatto, alla mia vita

pensosa e schiva.

 

Dalla raccolta TRIESTE E UNA DONNA (1910-12)

Trieste piace perché non è una città turistica

In realtà, i triestini amano la loro città, ma come spesso accade i cittadini hanno una visione completamente diversa da quella dei visitatori. I viaggiatori che la vedono per la prima volta sono colpiti dal fatto che Trieste non è una città turistica.

Lavoro nell’hotellerie da 14 anni. Ho girato diversi paesi e dal 2010 ho scelto di rimanere a Trieste e mai decisione fu più azzeccata.

Ricordo quando venivo a Trieste da piccolo, ogni primavera. Tappa fissa della nostra gita “fuori porta” era Miramare, con il suo castello e il suo parco. All’epoca, Trieste significava solo Miramare. Tornandoci, tutto mi sembrò cambiato. Non era più una città “de veci”, ma una città energica, giovane e con voglia di fare.

Il Castello di Miramare e il suo parco ripresi dall'alto

Nel 2010 inizia quindi la mia avventura triestina all’Hotel Victoria, che aveva aperto solo un anno prima. Nello stesso anno, riapre i battenti un altro gioiello dell’ospitalità cittadina: l’Hotel Savoia Excelsior Palace. Da allora non si contano le nuove strutture ricettive che hanno aperto.

Nella struttura che ho l’onore di dirigere ospitiamo ogni anno circa 25.000 persone. Lo sapete che nessuna di queste ha mai lasciato un commento negativo su Trieste? Neppure durante nei giorni di forte Bora o ancora peggio di “Bora Scura” (vento di Bora misto a pioggia).

Trieste non è una città turistica e forse non lo sarà mai, ma è proprio questo il suo punto di forza. Trieste è una città perfetta per una gita in giornata, per non trovare ristoranti turistici, per vivere i buffet (osterie tipiche) o le Osmize sul Carso, proprio come fanno i triestini nel  tempo libero, magari per un rebechin (spuntino).

È facile immaginare che chi arrivi da Roma o Milano, solo per fare un esempio, si innamori della  nostra città per l’aria che si respira o per una delle piazze più belle al mondo che si affaccia direttamente sul mare, Piazza Unità d’Italia. I milanesi o i romani rimangono affascinati dall’idea di poter visitare gran parte del centro storico a piedi e di non dover distinguere le osterie vere da quelle false (quelle per turisti, appunto). C’è poi l’architettura dei palazzi, che non può non incantare: dalle rovine romane al liberty passando per una fortissima impronta neoclassica, a Trieste non manca niente, come le tante comunità religiose e le relative chiese.

La più grande piazza fronte mare del mondo: Piazza Unità d'Italia

Per gli austriaci o tedeschi la città rappresenta l’avamposto dell’Italia, la sua anticamera facilmente raggiungibile. Molte volte mi son sentito dire: “meglio 2 giorni a Trieste che a Venezia” e non è difficile intuire perché.

Trieste accontenta un po’ tutti quelli che la visitano, seppur per pochi giorni. E i motivi sono tanti.

Qui trovi tutto, e concentrato in pochi chilometri: la città, la storia, il mare, la collina, il buon cibo, il buon vino, la natura e, da qualche anno, anche belle manifestazioni.

Qui si fanno gli aperitivi lunghi, si comincia il pomeriggio e si arriva al dopo cena.

Qui non abbiamo spiagge, ma andiamo al mare lo stesso.

Qui non abbiamo la montagna, ma andiamo a sciare in giornata.

Qui non abbiamo grandi ristoranti o chef stellati, ma abbiamo l’imbarazzo della scelta riguardo le diverse cucine e tradizioni, dal mare alla mitteleuropa.

Qui, in meno di un’ora, puoi attraversare 3 confini internazionali.

Qui abbiamo il Carso che, durante l’autunno, esprime il meglio di sé con il suo foliage colorato.

E potrei continuare…

La costiera triestina in autunno si tinge di rosso grazie al sommaco

Alla fin fine, devo confessarvelo: Trieste ha un segreto. Qui si vive bene e questo il visitatore lo percepisce, ecco perché piace!

Lorenzo Vidoni

General Manager